il telaio di fondo
C'è qui a Vignale l'officina manutenzione della Coop Toscana-Lazio,
con il suo immenso deposito di scarti metallici: vecchi carrelli,
espositori, ganci da carne ecc. Razzolando tra questi rifiuti,
con tanti bulloni e poche saldature, ho potuto così costruire
dei grandi telai "da grandi", cioè con i pedali.
Cosi ci si può lavorare (o giocare) anche coi piedi, e
così si smuove non soltanto la costellazione mente-occhio-mani
ma pure la parte inferiore (la cenerentola del corpo moderno).
l'ordito dell'intrigo
Come si dice qui in Maremma: quando la tela è bell'e tirata
/ poi ci sa tessere pure la capra. Così per tesserci,
c'era da tirare su questi telai tutti i fili dell'ordito. Questo
lavoro l'hanno imparato le Maestre. Poi sono arrivati i Bambini
e si son trovati di fronte a delle grandi astronavi di ferro
piene di fili chiamate telai.
la trama del mito
Questi bimbi di I e IV hanno ascoltato la storia della Giganta
che voleva una super-borsa per la sua super-spesa nel super-mercato.
Son subito diventati i Gigantini che dovevano tessere questa
borsa per la loro super-mamma. Prima di tutto, si ingegneranno
a trovare il materiale da tessere: centinaia di sportine e sacchetti
di plastica da poi fare a strisce.
la parola magica
Per diventare tessitori, i Gigantini devono però imparare
una parola magica: "Pas-kamm-tìr". Vuol dire
"passa! cammina! tira!", cioè la sequenza dei
tre movimenti che poi faranno andare il telaio.
la danza del tessitore
Non basta recitare la formula, bisogna impararne i gesti rituali
Sicché ogni Gigantino passa da una mano all'altra una
sportina (che poi farà la spola della trama), cammina
(fa quel passo che poi schiaccerà un pedale, divaricando
l'ordito), tira verso di sé con la mano rimastagli libera
(che poi batterà il pettine, assestando il tessuto). E
via daccapo, avanti e indietro strillando: "passa! cammina!
tira!" per tutto il corridoio della scuola.
la trama vera e propria
Adesso il Gigantino può pilotare davvero il telaio: ci
passa-cammina-tira dentro e, per miracolo, il tessuto si forma.
I suoi compagni lo riforniscono a turno di sportine ritagliate
o gli allentano i freni del telaio, quando c'è da arrotolare
la tela già fatta. Io me ne vado a tessere nelle Indie,
mentre le Maestre espandono la febbre del telaio per tutte le
classi.
la sintesi dell'opera
Quando torno dalle Indie, trovo la primavera in serio ritardo
ma anche tante strisce tessute dai Gigantini. Sono lunghe circa
4 metri e larghe 30 cm. Non ci resta che cucirle insieme secondo
il modello della classica sportina di plastica e offrire alla
Signora Giganta questa borsa gigantesca, che ora viene appesa
al cupolone del ipermercato Coop di Venturina. E' tutta colorata,
spero che piaccia alla Grande Dea.
Storie de LA
BORSA DI GIGANTA 1997
Una storia per fare
Una storia
che s'è fatta
Storie
scritte dai bambini