Sulle colline intorno alla città
di Cooperopoli viveva una grande gigantessa. E lei era grande,
ma così grande che, quando scendeva a comprare a Cooperopoli,
faceva una spesa davvero gigantesca e poi non sapeva mai dove
metterla per portarsela a casa.
Perché la Signora Giganti non poteva mica andare su e
giù con la macchina per fare la spesa: era così
gigantesca che non sarebbe entrata nemmeno dentro un camion.
Allora tutti quelli che incontrava per strada, guardavano in
su e le gridavano:
"Ciao, Giganta, come va? e i tuoi Gigantini stanno tutti
bene?"
E lei rispondeva:
"Sì sì, diventano sempre più grandi:
già non entrano più nel pulmino della scuola!"
Infatti, in famiglia Giganti, tutti andavano a piedi ma non facevano
mica fatica. Per andarsene a scuola gli bastavano due passi.
Due passi ancora e stavano al mare, con un piede già in
acqua.
Però quando la mamma Giganta tornava da Cooperopoli era
sempre così piena di borsine che pareva un grigantesco
grappolone d'uva. Poi le cadevano e allora sbuffava dicendo:
"Uffa, con tutte queste piccole borsine mi ci vorrebbero
5.000 mani. Oppure una borsa più grande."
Così i Gigantini pensavano che bisognava trovare un grande
borsone per la loro grande mamma. Altrimenti, se le venivano
5.000 mani, chissà magari quanti scappellotti quando loro
la facevano infuriare.
Una volta, che i Gigantini avevano accompagnato a Cooperopoli
la mamma per fare la spesa, mentre che giocavano di fuori, incontrarono
Mastro Tessitore. Si misero a chiacchierare con lui e gli raccontarono
tutta la storia delle borse.
Mastro Tessitore gli disse:
"Una borsa così grande non potrete mai trovarla perché
non esiste, ma ormai anche voi siete già abbastanza grandi
che potreste farvela da soli. Non è mica difficile. Ce
l'avete un telaio?"
"No, non sappiamo nemmeno che cos'è un telaio"
gli risposero i Gigantini un po' mortificati.
"E' una macchina per fare la stoffa. Voi ci infilate dentro
tutte le borsine che trovate, pronunciate un incantesimo che
io vi dirò e così viene fuori un rotolone di stoffa.
Voi poi lo cucite che diventa una borsa."
"Sì, sì!" gridarono i Gigantini "ma
il telaio dov'è?"
"Potremmo fabbricarcelo subito, un telaio, se voi mi portate
dei pezzi di ferro che io vi dirò. Dovete andarli a cercare
qui dietro, nello sfascio del supermercato."
Detto fatto: costruirono un telaio, poi impararono la formula
magica e infilarono dentro il telaio tantissime borsine.
Dopo un poco, la borsa era già pronta e la regalarono
alla mamma gigante, che quasi non ci credeva che l'avevano fatta
da soli i suoi Gigantini.
E così, quando lei andava a fare la spesa con la borsa
dei suoi Gigantini, si ricordava sempre di loro e diventava così
contenta, ma così contenta, che gli comprava qualcosa
di speciale.
E vissero a lungo felici e contenti.
Storie de LA
BORSA DI GIGANTA 1997
Una storia per fare
Una storia
che s'è fatta
Storie
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