Villaggo Leumann (TO), 1
ottobre 2000.
Si è conclusa la 6^ edizione di Filo lungo filo...
che indubbiamente è
il più grande evento italiano di tessitura a mano (e simili).
Su Tessimilia,
già trovate il programma completo e la lista degli espositori.
Qui sotto registriamo soltanto le nostre personali impressioni.
C'erano oltre
70 espositori, alcuni provenivano
anche da Francia, Finlandia e Danimarca: un inteccio ricco e variopinto
di artigiani, di artisti e di tecnici, dilettanti, disabili, e
insegnanti (con un pizzico, forse, di semplici mercanti).
Una frizzante sfilata
di modelle ha antologizzato
i capi presenti in tutti gli stand. Mentre la moda "ufficiale"
oggi si bea di tessuti fin troppo rozzi e di intrecci macroscopici
(e addirittura ricorre al pezzotto), molti creativi del tessile
a mano sperimentano il feltro, che una falda essenzialmente priva
di ogni intreccio. C'era anche una mostra specifica sul feltro,
qui, tra l'altro, i
morbidi sassi
di Marina Costantino.
Tra i vari incontri e conferenze, ricordiamo
le artiste tessitrici Finlandesi, che hanno presentato diffusamente
i loro lavori. Poi, Bepi Armanelli sulla meccanica dei telai e
Popinot di Longo Mäi sulla lavorazione della lana, con grandiosa
esposizione di velli francesi, pare che siano tra i migliori del
mondo...
Il Numero O della nuova rivista
del Coordinamento Tessitori, è stato presentato da Eva
Basile, responsabile della nuova redazione. Questa bella rivista
ha infine trovato il suo titolo: "tessereAmano"... per
quelli che àmano-tessere-a-mano. Presentata anche la prima
annata di lavori del primo gruppo di studio del Coordinamento
Tessitori: il gruppo Monk
Belt, (sempre animato da Eva Basile) che ha già un
bel sito internet
e che accomuna nella sua ricerca principianti inesperti e navigati
insegnanti (P. Besana, M. Nieuwenhuijs).
Grazie al computer della Stazionetta Leumann, Luciano Ghersi ha
presentato il CD-rom Tessitore IperTessile,
che è il seguito virtuale del suo libro L'Essere
e il Tessere.
La "Bancarella
Telematica di Tessimilia" si è invece trovata
in perfetta compagnia del telaio di Federica Cornale e dell'arcolaio di Bruno Tessa: erano tutti quanti
in piena attività, con fili e tessuti reali e virtuali!
E per finire... almeno una critica! Filo lungo filo...
è una trama di eventi che vede protagonista l'artigiano
tessile, nei sui multipli ruoli di produttore, artista e designer.
E dunque, che ci azzecca qui dentro una mostra di "Tappeti
da parete" dove una pittrice si presenta come autrice di
arazzi, mentre i suoi tessitori scompaiono come anonima mano d'opera.
In questa sede, questa mostra avrebbe un senso se la pittrice
avesse almeno realizzato i cartoni per gli arazzi. Essa invece
(certo ingenuamente) qui presenta i suoi piccoli acquarelli come
matrici dei più grandi "Tappeti da parete", e
così ci rivela l'incongruenza del suo segno puramente pittorico
con le strutture e figurazioni specifiche del tessile. Infatti,
i suoi anonimi arazzieri (per altro abilissimi) hanno pure dovuto
sovrapporre alla loro tessitura poco ortodosse applicazioni di
filo a ricamo. Bei lavori, indubbiamente, di filo e di pennello...
altrettanto indubbiamente fuori luogo.