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Museoaperto
"Lo scopo di un museo aperto è la visita del pubblico. Il museo modifica il pubblico. Il pubblico modifica il museo".
Luther Blissett
CasaLiuba
"Una casa come crogiolo d'incontro e di contaminazione fra persone, artisti e linguaggi".
Liuba
Istituto di Arti Pubbliche
"L'arte pubblica è fatta in pubblico e con il pubblico. E' una pratica antichissima e universale"
Toscana delle Culture
Laboratorio Internazionale di Teatro, Musica e Arti Visive, progetto di Accademia Amiata, diretto da Giorgio Zorcù.
Caterina Gualco
gallerista
Il tema del Festival è l'Arte Definit-iva.
Secondo Caterina Gualco, che le impone questo nome, implica la
"definitiva disponibilità al vivere in quanto
manife-stazione momentaneamente unica della nostra disponi-bilità
all'essere". Secondo Luther Blissett, direttore di Museoaperto,
l'Arte Definit-iva è "quell'arte che non si lascia
definire passivamente dall'esistente ma che definisce attivamente
vitali situazioni".
Queste prime formulazioni sono soltanto definizioni provvisorie
dell'Arte Definit-iva se ne attendono altre, da parte di chiunque
le voglia formulare.
Il Festival ha luogo in
Museoaperto, di conseguenza non può altro che essere aperto
a tutti, senza alcuna distinzione tra "artisti" e "pubblico". Ciascuno è invitato a portare elementi o frammenti
della propria passione creativa.
L'unica selezione per essere ammessi consiste nel percorso: può
entrarci chiunque ci arriva di persona (il sito è inagibile
alle auto, camminare per 200 passi, giù a sinistra dal
Castello di Triana).
Per l'ingresso al Festival
è necessario portare una candela, perché in Museoaperto
non c'è corrente elettrica.
Ciascuno è invitato, senza distinzioni tra artisti e pub-blico,
a mandare adesioni, messaggi e intenzioni ai recapiti postali
o elettronici del Festival. Ciascun invio non deve superare il
formato di un foglio A4 e confluirà nel Catalogo Provvisorio,
che è in continuo aggiornamento sul Catalogo Web
di Museoaperto http://utenti.tripod.it/museoaperto, alla
voce Festival Arte Definit-iva.
Il Catalogo
Definitivo sarà costituito in
chiusura del Festival.
Tra le "adesioni, messaggi e intenzioni" da inviare
al Festival, rientrano anche i saluti, gli auguri e, ovviamente,
i progetti di intervento. E' ammesso ogni genere di arte (compresi
i più degeneri), è escluso soltanto l'impiego di
materiali infetti, illegali o esplosivi. Espo-sizioni, installazioni
concerti e performances hanno luogo sia all'interno che all'esterno
del Museo (le corti, i campi, i boschi e i sentieri). Tra i progetti
di intervento da segnalare in anticipo rientrano anche le dichiarazioni
di disponibilità a collaborare alla pratica gestione del
Festival : dall'aiuto per l'allestimento, all'offerta o prestito
di cibi, stoviglie, tende e altri generi di conforto ( specificare,
possibilmente, quali), alla disponibilità, per chi abita
nei dintorni, ad ospitare quei partecipanti al Festival che non
possano adattarsi all'austera accoglienza del Museo e alla sua
documentazione con ogni genere di media.
Pur rientrando ufficialmente nel calendario di Toscana Delle Culture, il Festival è una situazione totalmente autogestita. La sua vitalità è interamente affidata all'interazione del pubblico, che è coinvolto nelle più varie azioni di dono: come minimo, portare una candela.