il telaio è un apparato della Raccolta, la mente anche.
I fili colorati del tessuto imprigionano prede, come mosche in un ragnatela o come pesci dentro una rete (tableau piège: quadro trappola)
Queste prede sono così riportate in superficie ed esposte al pubblico (tableau pilori: quadro gogna, Crocefissione)
Osserviamo un momento le prede: sono creature degli abissi, vengono su dalla strada, dal tempo che è già passato, da esseri e civiltà ormai sepolte o lontanissime.
Per il principio di Heinsemberg o di indeterminazione, il ricercatore influisce sul fenomeno osservato: qui si vede benissimo l'intevento dei fili, la loro logica.
Ma la trappola non è costruita soltanto di fili: è anche di carta stampata, come nella realtà.
Come nella realtà, il discorso di fondo è sempre molto antico: queste parole sono state stampate in un libro almeno due secoli fa, perché la carta dei vecchi libri è l'ideale per tesserci le reti.
Sicché dalla rete riaffiorano anche prede simboliche: parole sorprese e spaesate nel nuovo contesto. Forse è tempo di cambiare discorso.1994
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