"Su telaio orizzontale e ordito di cotone tesso una tela di strisce di carta, non di cellulosa ma di cenci, ricavata affettando libri del 1700.
La carta stessa mi offre la differenza di chiaro/scuro provocata dall'alternanza di scrittura e margini bianchi.
Poi c'è lo spicco di certi caratteri tipografici: titoli, maiuscole. Infine mi si offre anche il significato di qualche singola parola che lascio emergere per intero come in un broccato.
Oltre alla carta inserisco altri fili ed oggetti vari, soprattutto vecchi ferrami restaurati.
Il risultato è un robusto tessuto che si può arrotolare, trasportare, apendere al muro e guardare.
Del resto l'arte di tessere la carta risale perlomeno al periodo dell'Autarchia, quando ancora era riservata ai tappeti quali manufatti di umile uso quotidiano."
Tratto da: L'Essere e il Tessere #10.17.01 (Urtext 92 e 93, Loggia dei Lanzi FI 96)
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