Luciano GHERSI IperTessitore opere scelte
TELO ad ordito deviante
Telo
Tessuto morbido di lana alto 150 cm. e lungo 240 cm. Funziona come copriletto, tenda, pannello murale o divisorio, taglio per abito ecc... La Percezione del disegno di uno stesso telo varia secondo le funzioni cui è adibito. Ogni telo contiene un diverso disegno, improvvisato o programmato. (vedi ordito deviante).
Ordito deviante
Tecnica di figurazione tessile usata nel telo. Consiste nella sovrapposizione all'ordito normale di un certo numero di fili di colore diverso. Questi fili nel corso della tessitura diventano trame deviandoli uno per volta ad angolo retto. La sequenza delle deviazioni costruisce una figura insieme con una variazione di textures.[>> 10.8]
Normalmente
l'ordito è una banda di fili paralleli
stesi una volta per tutte
e che attendono di incrociarsi con la trama.
Ma se i fili
uno dopo l'altro
fuggono a destra e a sinistra
pervertendosi in trame
ecco un ordito deviante.
Eppure c'è una norma ferrea
in queste deviazioni:
destra o sinistra,
prima o dopo.
Povera lingua di pochissime lettere
che comincia ad articolare parole.
Allora si stendono tavole
delle combinazioni possibili
finché non c'è più foglio
capace di contenere
il proliferare delle varianti.
E' questo il momento
di farsi un giro,
guardare di nuovo il cielo il muro il gatto
(lavare i piatti, ritirare il bucato)
e cominciare a tessere
qualcosa.
L'ordito deviante
è una tecnica di figurazione tessile. I segni prodotti
con esso nascono da un'alternanza di gesti ripetitivi e gesti
liberi. E' una passeggiata che alterna i segmenti di percorso
obbligati ai crocevia dove scelgo liberamente, come una lumaca
che traccia (azione) una traccia (segno) luccicante del suo percorso[>>
10.14.2].
Sovrappongo all'ordito normale altri pochi fili
di un diverso colore, meno tesi e più grossi, essi
non hanno nessuna funzione strutturale ma soltanto la funzione
estetica di produrre dei segni sul tessuto.
Comincio a riempire con la trama, quei pochi fili sovrapposti
all'ordito producono linee parallele sulla superficie del tessuto.
Quando esaurisco la carica di filo contenuta nella spola devo
fermarmi a cambiarla. Allora devio un filo
sovrapposto ribaltandolo nella trama.
Proseguo a tramare con la seconda spola. Quando si esaurisce anche
questa faccio deviare un secondo filo. Alla fine di ogni spola
faccio deviare un altro filo fino a che non li ho esauriti tutti.
(Testi da L'Essere
e il Tessere #10.7.3, #10.7.4, #10.8.2, #10.8.21)
P.S. L'ordito deviante è anche un classico motivo KENTE:
vedi il Tessuto del Bugiardo
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3 - Scala A Int.9 -
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