Textilminiaturen aus aller Welt
81 minitessili dai 5 continenti
Artemis
Galerie di Andrea Blochwitz.
Handwerk 13 altstadt, Görlitz, Germania (Sachsen) 12settembre/
Foto a fianco:
Freak of wonderland, feltro di Michiko Weshima
Una mostra di minitessili
non sarebbe di per sé un evento enorme ma, intanto, questa
mostra avviene a Görlitz, una città dall'enorme
destino. Trovandosi sulle riva del fiume Neiss, l'ultima guerra
mondiale la tagliò in due tra Germania e Polonia. Alla
parte tedesca (allora comunista) era toccato un ricchissimo centro
storico, pieno di edifici e monumenti risalenti fin su al Rinascimento
e al Gotico. Poi, la smania decorativa barocca non ne aveva risparmiato
un centimetro liscio: quel che non si era potuto intagliare o
arricciolare, veniva dorato o dipinto. Görlitz fu infatti
un ricchissimo centro tessile al crocevia dell'Europa, era pure
fiorente per l'industria tintoria del guado (proprio il nostro
Cilestre). C'è ancora una "Via
dei Tessitori" e una "Casa del Guado". Con la rivoluzione
industriale, l'area si convertì alla meccanica pesante
e tale rimase fino alla fine dell'industria di stato nel 1989.
Oggi la maggior parte dei giovani cerca di trasferirsi all'ovest
ma, nonostante la popolazione sia molto diminuita, la disoccupazione
è fortissima: al 25%
La più forte
risorsa economica di Görlitz è oggi proprio il suo
ingombrante centro storico: è oggi il più grande
dell'intera Germania ma fu completamente trascurato dal precedente
regime, forse perché la città trasudava di spirito
mercantile e barocco fin da ogni stipite scolpito di porta. I
pianificatori socialisti, per fortuna, non si provarono nemmeno
di sventrare questo centro: trovarono più comodo costruire
i loro quartieri popolari in nuovi sobborghi. Così il centro
storico diventò sempre meno vivibile e più fatiscente.
Oggi arrivano finalmente i Marchi buoni (i DM) e Görlitz
è tutto un cantiere di restauri immobiliari. Naturalmente,
per creare un circuito mercantile credibile, occorre anche vivificare
o resuscitare un ambiente culturale appetibile. E' in questo
campo che si giocano grandi e piccoli progetti culturali, finanziabili
dall'UE. Tra questi, il progetto Artemision.
Artemision è il "Centro per l'Arte tessile in Görlitz".
Come spazio virtuale, è un network internazionale dedicato
alla Fiber Art http://www.artemision.org Come spazio reale, sta in un
edificio storico di Görlitz, già in gran parte restaurato,
e completamente dedicato alla cultura. Sono già operativi
gli uffici, sale per conferenze e performance, una sala cinema,
una galleria. A livello della strada c'è anche un pub...
perché niente cultura senza bar!
Ecco che finalmente
si cominicia a inquadrare in uno spazio la mostra "Textilminiaturen aus aller Welt":
tra Germania e Polonia, a Görlitz,
nel progetto Artemision. Inquadrandola nel tempo, la mostra
si è aperta tra vino e canti nella "Giornata Tedesca
dei Monumenti Aperti". Tutta la città intanto esibiva
i suoi ultimi restauri, animati da stand gastronomici e bancarelle
più o meno in costume, teatro e musica, pensionati, onorevoli
e giovani tribali. Le numerose comitive turistiche dovevano assolutamente
cominciare la visita dal cimitero barocco, che è famoso
e fastoso più che a Genova Staglieno. Oltre a tutto, c'è
pure la tomba di Jakob Böhme, il celebre calzolaio-teosofo.
E qui era attivo un altro collegamento del centro di arte tessile
Artemision: la tessitura nomade di Global Home, con il suo telaio di recupero,
che fa tessere al pubblico i materiali di recupero.
La coraggiosa regista
di tutte le diaboliche trame di Artemision è Andrea Blochwitz,
Fiber-Art Manager di frontiera,
oltre che artista tessile in proprio (alto liccio, off-loom e
performer). Per chi
non si accontenta di far parte di qualche esclusivo club del telaio
(e/o dell'off-loom), Andrea rappresenta
un ottimo esempio di come l'arte
tessile si possa intrecciare coi più vari contesti: economici,
gastronomici e sociali.
Per finire, bisognerebbe anche spendere due righe su quella bella mostra tra gli stucchi barocchi (qui a SX) dell'Artemis Galerie nel Centro Artemision che sta al centro del centro storico. "Textilminiaturen aus aller Welt" ovvero: "Minitessili da tutto il mondo". 81 lavori, molti vengono anche dall'Est, come è logico: qui siamo sul confine. Buoni apporti ruspanti dal Kazachistan, costruttivismi giapponesi ancora interessanti, quasi assente il laniccio concettuale... insomma, la percentuale di lavori insipidi è notevolmente inferiore alla media. Perciò, se non capitate per Görlitz, guardatevi gli autori e le opere nel sito di Artemision (replay: http://www.artemision.org).
Luciano Ghersi
2000