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Il Telaio dà i Numeri G. Nochers dic.2002


Tessitore-trice 2
- di velluto 66
- di damasco 64
- di drappi 12
- di veli 29
- di nastri 6
- in canapa 7
- in cotone 69
- in lana 18
- in seta 11
- in oro 73
- in argento 65
Telaio 29
- da seta 67
- da panno 70
- da tela 69
Tela qualsiasi 48
- di battista 19
- di cotone 68
- di lino 62
- di Olanda 61
- di canapa 9
- di fiandra 61
- di ragno 28
Canapa 32
- filata 46
- nel macero 71
- in raccolto 59
- in mazzo 26
- gramolata 58
- tinta 8
- in mannelle 74
Lana 74
- di capra 58
- cardata 70
- filata 18
- da materassa 66
- di pecora 1
- di cane 22
- estera 4
Seta qualsiasi 4
- in pezza 79
- in bozzolo 52
- da cucire 81
- tinta 70
- in balle 82
- in filo 16
- in drappo 24
Cotone 22
- battuto 29
- bianco 53
- nero 42
- colorato 32
- filato 61
- vergine 44
- in natura 16
L'istituzione del gioco del Lotto risale al 1586, come scrive Salvatore Di Guida (GIOCARE AL LOTTO - Editrice Giroal s.r.l. - 1992).
"E' Genova, e non Napoli, il luogo di nascita del lotto. Tra centoventi nobili genovesi, che si distinguono per capacità ed esperienza, venivano estratti, due volte l'anno, cinque nominativi che subentravano ad altrettanti membri del Senato e del Consiglio dei Procuratori per i quali era scaduto il mandato elettorale. Da qui la nascita spontanea di scommesse su nomi che sarebbero stati estratti. Dopo un primo timido quanto inutile tentativo di proibire scommesse di tal genere da parte del Governo della Repubblica di Genova, seguì l'istituzione, di un vero e proprio banco del lotto, gestito dai privati. I cittadini potevano così prevedere, puntando ovviamente alte somme di denaro, i nomi dei nobili che sarebbero stati estratti. Da qui il gioco del lotto si diffuse un pò in tutti gli altri numerosi stati italiani, con caratteristiche leggermente diverse."


A Napoli il gioco si innestò sul culto tradizionale degli antenati. Qui si attestano i codici numerici dei sogni in numerosi libri della "Smorfia".
Una "Smorfia Napoletana" del 1985 (compilata da Franco di Mauro), continua a registrare i sogni tessili di incredibile compessità. Infatti può sognarsi un tessitore(-trice) di velluto, di damasco, di drappi, di veli, di nastri, in canapa, in cotone, in lana, in seta, in oro. Anche le stoffe e le varie fibre hanno un catalogo onirico assai minuzioso, che testimonia la tradizionale importanza delle attività tessili nell'area campana.

Tra gli eredi di questa tradizione, ho avuto il piacere di fotografare i titolari del Nuovo Nastrificio Partenopeo. Qui li presento per ringraziarli dell'ottimo caffè, ché mi offrirono al loro impeccabile stand nella fiera "Firenze Bomboniere 2002".

Giulia Nochers, Nov 2002

Di più su il Lotto a Napoli:
http://members.xoom.virgilio.it/golfo37/smorfia.htm

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