Due fili di pensiero
anzi: tre
Sempre a Proposito di colei che sfidò gli dei..........ti mando una bella immagine raffigurante un dipinto di Velazques.............Forse lo conosci già.........comunque..... si tratta di un dipinto a olio intitolato le "filatrici" conosciuto anche come "La leggenda di Aracne"
conservato al Prado di Madrid.
Fra le opere di Velazques questa è da molti considerata la più ambigua e la più ricca di citazioni..............
Il quadro rappresenta un laboratorio dell'arazzeria di Santa Isabel dove s'intrecciano diversi personaggi che, come quelli in primo piano fanno pensare alle tre Parche (stilisticamente sembra rifarsi ad un opera di Michelangelo) mentre nell'altro ambiente si svolge la sfida tra Atena (la figura con l'elmo) e Aracne (di fronte alla dea) sullo sfondo si nota il frutto della sfida, un arazzo raffigurante il ratto d'Europa (opera di Tiziano) ..................Simile ad Aracne, Velàsquez sfida gli dei dell'arte tessendo una trama di luci e ombre..........Paolo Marras, agosto 2002
In pittura, mi dichiaro ignorantissimo. Conosco solamente due storie su Velàzquez. La prima è che fu cartonista di arazzi, odiatissimo dai suoi tessitori perché, invece che dipingere i cartoni a con i colori a tempera (come usava allora), lui faceva dei veri quadri ad olio. Così gli arazzieri dovevano dannarsi a riprodurre con il filo le sue velature pittoriche. Un classico esempio di pinaco-centrismo.
La mia seconda (ed ultima) storia su Velàzquez l'ho letta in "les Mots et les Choses" di Michel Foucault, un libro che utilizza l'impianto del quadro "Las Meninas" come paradigma delle scienze umane (niente di meno). E' un complesso autoritratto del pittore che dipinge, guardando il pubblico (noi) ma in realtà il re, fra specchi dipinti e dipinti rispecchiati, dritto e rovescio del quadro, e via baRoccando... con l'unica fedele realtà del cagnone che ci guarda in primo piano.
Ma Velàzquez non scherza neppure con queste "Filatrici"... Lo show-room sul sul fondo della bottega è già un quadro nel quadro, come un'altra finestra sullo schermo del computer. Lì dentro si apre una terza finestra che sarebbe l'arazzo con il mito di Aracne, che a sua volta contiene l'altro arazzo, con il mito di Europa, storicamente disegnato da Tiziano. Al centro, in primissimo piano: l'immancabile teschio, vero contenitore del di questo cervellotico tutto. Qui viene camuffato da gomitolo ma uguamente è ignorato dal gatto che sonecchia, indifferente al tutto e alle sue vanità...
Luciano Ghersi, settembre 2002