Il tessuto è un classico strumento di distinzione sociale.
Le diverse società lo hanno sempre adottato secondo le
proprie caratteristiche. La meticolosità burocratica del
regime nazista 1)
escogitò un'ingegnoso sistema per classificare i vari
soggetti internati nei lager. Il diverso colore di un triangolo
di panno (con la punta verso il basso) distingueva tra: Politico,
Sabotatore, Emigrante, Testimone di Geova, Omosessuale, Asociale.
Cucendo sopra, eventualmente, un altro triangolo (con la punta
rivolta verso l'alto) si otteneva una stella a sei punte, che
precisava: Ebreo-Politico, Ebreo-Omosessuale, Ebreo-Asociale,
Ebreo-eccetera.
Se si aggiungeva anche un tondino blu, la persona era inoltre,
un Punito in Compagnia di Disciplina. E via cucendo e classificando...
Una trovata geniale e graficamente impeccabile... Forse è
questa l'origine oscura dell'attuale ostentazione di etichette
griffate sui vestiti alla moda. Ovviamente, in tutt'altra società.
O no?
Luciano Ghersi, maggio 2003
1) Sia
ben chiaro, é solo un esempio. Obbligato destinare l'8
per mille dei miei redditi a una qualche istituzione, lo ho devoluto
alla Comunità Ebraica. Gli Ebrei sono nel tessile da qualche
millennio. Hanno giocato un ruolo primario nella storia del tessuto
italiano. Questa storia però, lo trascura perché
l'Ebreo è poco rintracciabile in quegli inventari ecclesiatici,
che sembrano essere la sua fonte prediletta. Comunque, già
la Bibbia descrive e prescrive con cura i complessi addobbi dell'Arca
(affidati alla famiglia di Gherson).
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