Balza di gonna casentinese, fine XIX / XX sec?
Dando via per scontato il concetto
di arte
(che è già in liquidazione da un bel pezzo), l'arte
tessile allora sarebbe quell'arte particolare che si avvale di
tecniche riconducibili alla tessitura. Ciò non vuol dire
che l'arte tessile richieda forzatamente l'uso di un telaio, o
di un tombolo o di un crochét o di un altro strumento più
o meno tradizionale.
Ciò che rende "tessile" un'opera d'arte è
la sua struttura materiale, è cioè il suo essere
composta di tanti elementi prevalentemente flessibili (anche fili,
perché no?). I componenti tessili vengono aggregati senza ricorrere
a giunti, adesivi o saldature. Si
tengono insieme tra di loro contrasto, per nodo o per intreccio: così,
da soli, formano un tessuto (o una rete, una treccia, una falda
o un groviglio).
Riassumendo: un paniere di vimini è tessile, un orcio no.
Naturalmente, anche le tecniche miste ci sono sempre state: un
nido di rondine è intessuto di fibre e impastato di argilla.
Le composizione materiale e tecnica del tessile è anche
una sua caratteristica
estetica.
Infatti, ogni opera tessile è formalmente una e molteplice,
perché lascia visualmente percepire i suoi elementi in
varie
scale di ingrandimento. Questa opzione dello "Zoom" non è ovviamente
esclusiva dell'arte tessile. La "zoomalità" è evidente anche
nella letteratura (che tra l'altro, è forse l'arte più
affine a quella tessile). Per quanto fin troppo emblematica, la
letteratura è soltanto un esempio.
In effetti, la zoomalità, non è neanche un'esclusiva
delle cosiddette belle arti anzi: qualsiasi manufatto è zoomale. Ogni opera manuale
è appunto prodotta da un complesso di gesti operativi ma,
di ogni singolo e minimo gesto, resta la traccia di un minimo
segno. Ciò avviene anche quando non si aggregano fibre
(tessili) ma invece si incide, si percuote, si raschia eccetera.
Naturalmente, quel minimo segno lo percepiranno soprattutto gli
esperti. Altrettanto naturalmente, i primi esperti sono gli individui
che hanno esperienza di produzioni manuali. Chi ara il campo,
di norma non sa tessere ma altrettanto normalmente percepisce
il tessuto.
L'arte tessile è comunemente compresa nelle culture popolari.
D'altra parte, è comune alle culture popolari un visione
del mondo zoomale e, a ben vedere, formalmente grottesca. Infatti, nel realismo popolare, ogni blocco
cosmico-sociale (unitario ed eventualmente monoteistico) si frantuma
periodicamente in un brulicante tessuto carnevalesco.
(Per le
mostre di arte tessile e relativi artisti... magari alla prossima
puntata)
WebMaster Gi 29/10/00
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