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Campagna Adesioni
Presentazione
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 Uno spettro si aggira per l'Europa:
pedala spedito e se la gode una cifra.

Mentre i politici stanno a spacciare stupefacenti ricette scadute, c'è uno strano movimento di bici che occupa ciclicamente sempre più città del globo. Non è centralizzato né motorizzato: è una rivoluzione a pedali.

Masse critiche e ciclofficine stanno imponendo una scelta epocale tra
BICI O BARBARIE.

Ogni singolo essere urbano è chiamato a decidere. Si può anche sorridere, anzi, si deve. Ma senza biciclette, chi fermerà gli eserciti?

Eddy Marx.

Manifesto del Partito Ciclista

 

INGRANDISCI Brecht

Bartal Brecht LODE DEL CICLISMO

E' ragionevole, chiunque lo capisce:

E' facile.

Va bene per te, te ne devi informare.

Gli idioti lo chiamano idiota

e, gli arroganti, arrogante.

ma e contro l'arroganza

e contro l'idiozia.

Non è follia ma invece

fine della follia.

Non è il caos ma

l'ordine, invece.

E' la semplicità

che è difficile a farsi.

Campagna Adesioni del PCI
ADERISCI AL PCI
CON UN ADESIVO!

Aderisci al PCI con i nuovi adesivi a colori e antipioggia
del Partito Ciclista Italiano.

Puoi anche aderire per posta
a condizioni speciali:

102 Adesivi x 5 Euri
210 Adesivi x 10 Euri
322 Adesivi x 15 Euri
(eccetera)
Infila in una busta banconote equivalenti + SAE (Stamped Addressed Envelope), cioè un'altra busta (lunga almeno 19cm), indirizzata a te stesso e francobollata da 1,50.
Invia il tutto al Tesoriere Addetto Postal Market:
Sig. Ghersi
cp 267 Firenze Centro
50123 Firenze

Campagna Adesioni del PCI
Istruzioni Tattiche

Le adesioni al PCI sono affidate alla creatività individuale di ciascun aderente. Si raccomanda l'improvvisazione ma occorre evitare il dilettantismo. L'adesione è una scienza e funziona con tecniche precise. Se non ci adeguiamo alle tecniche, se non ne osserviamo le regole, l'adesione fallisce. Ciò può arrecare un danno al Partito e accorre evitarlo. La campagna adesioni del PCI si articola su tre livelli: immediato, mediato e mediatico.

L'adesione immediata è come la pisciata di cane: deve marcare inequivocabialmente un territorio. Si effettua affiggendo adesivi oculatamente e senza sprecare, perché sono materiale prezioso, pagato al tipografo con il sacrificio di poveri ciclisti.
Occorre valutare la visibiiità di ciascun adesivo, che dev'essere facilmente recepibile da tutti. Dev'essere all'altezza dello sguardo: né troppo in alto né troppo in basso. Poi si deve tener conto del fattore "tempo di lettura": preferire le situazioni di sosta: fermate dell'autobus e stessi bus, cessi, ascensori, sale d'aspetto, semafori, uffici postali, bancomat, tabaccherie automatiche eccetera. Valutare l'impatto cromatico, cioè il contrasto di colore tra l'adesivo e il supporto, che gli farà da sfondo. Se il supporto fosse polveroso, strofinarlo con un fazzoletto di carta. Fare aderire perfettamente, soprattutto gli angoli, premendo con l'unghia.

L'adesione mediata è a più impegnativa di quella materiale, perché implica un contatto personale tra chi emitte e chi riceve l'adesivo. L'aderente può instaurare il contatto adesivo di sua iniziativa oppure rispondere a chi manifesta interesse o curiosità. In quest'ultimo caso, dapprima occorre esporsi con un adesivo addosso (al petto, sul cappello, sullo slip a vista, su una vecchia spilletta all'uopo ricoperta) oppure sopra oggetti personali (borsetta, zaino, bici, agenda, pacchetto sigarette con adesivi sfilabili da sotto il cellophane). A chi manifesti interesse o curiosità, l'adesivo può essere puramente donato, possibilmente applicandolo immediatamente al nuovo aderente o ai suoi oggetti personali. Meglio ancora, le adesioni si concedono in cambio di un'offerta in denaro. Va sempre proposto ai nuovi aderenti di farsi a loro volta promotori di ulteriori adesioni, consegnandoli altri adesivi, sempre in cambio di un offerta adeguata (tattica Avon - HerbaLife).

L'adesione mediatica implica annunci a microfono, stampa, internet, email, radio e tv, per segnalare massicci interventi adesivi in occasione di eventi ciclistici, ecologici, artistici, politici, sportivi, ricreativi eccetera. Utilizzare nei comunicati, i testi allegati di Marx e di Brecht o altri di propria invenzione. Non vanno trascurate neppure le adesioni per corrispondenza. Chi fosse interessato ad aderire in questo modo, deve inviare una lettera contenente una banconota e un'altra busta affracata con il poprio indirizzo. Questa verrà utilizzata per spedirgli gli adesivi.

I fondi raccolti con le adesioni si devolveranno ai Quadri Superiori del Partito, in cambio di nuovi adesivi, oppure ciascuno li potrà destinare a qualsiasi iniziativa che lui ritenga in linea con l'idea ciclista.

il Segretario Generale del PCI
Enrico Bicinguerr
(dal discorso alla Bolognona del 1977)

Presentazione
del PARTITO CICLISTA ITALIANO da parte del neosegretario Pla.To.!
Avvenuta il 22 settembre 2006 (giornata senza auto organizzata da Firenze Respirabile) durante l'asta della ciclofficina
Brugola Rossa in piazza S. Spirito a Firenze.

(Interrompe l'asta per la presentazione di un nuovo partito: il Partito Ciclista Italiano.)

Qualcuno di voi si chiederà se c'era il bisogno di una nuova associazione, di un nuovo partito: ebbene, la risposta è che non se ne sentiva il bisogno, bensì la necessità! Troppo deboli e incapaci si sono dimostrate le associazioni, in primis l'ACI. L'Associazione dei Ciclisti Incazzati serve un piccolo manipolo di ciclisti che si fermano e s'incagliano nella rabbia e nella contestazione fine a se stessa.
Ma la leva della rabbia è utile se incanalata nella protesta e infine nella proposta. La protesta che noi pratichiamo nella Critical Mass e nei mille atti spontanei e organizzati che creiamo e pratichiamo ogni giorno. Ma la proposta che già ha prodotto migliaia di documenti, di siti di ciclofficine, di libri, deve ora trovare sbocco in un partito che sia concreto e rivoluzionario al contempo. Di certo non potevamo, per questo, affidarci all'UDC. L'Unione dei Ciclisti di Centro pensa solo al centro storico, spazio per noi limitato e che non guarda ai ciclisti delle periferie.
E di certo non potevamo andare con chi viaggia a destra in Automobili Nazionali.
O con i liberisti di Forza Inquinamento. Senza nominare la Lega Automobilista.
D'altra parte come potremmo seguire la smemoratezza e i dubbi di chi come i DS di "Dove Siamo?", non sa neanche leggere i segnali stradali?
Il PdCI, cioè il Partito dei Ciclisti Italiani è solo un piccolo nucleo di nostalgici, votato al mantenimento della poltrona. Ma a noi le poltrone non interessano: A NOI INTERESSANO SOLO E SOLAMENTE I SELLINI!!!
Il PRC da tempo cerca d'ammaliarci con offerte di piste ciclabili a sinistra. Ma noi al partito della Rifondazione Ciclista diciamo che non c'è nulla da rifondare! La bicicletta e i ciclisti sono sempre gli stessi da centinaia di anni e c'è solo una cosa da fare: liberarli dall'oppressione dei mezzi motorizzati e dai divieti! Perché i ciclisti sono portatori di gioia, bellezza, vita gaia e serena. Perché i ciclisti sono portatori di vita sana e liberano l'uomo e la donna dalla schiavitù della latta e del petrolio. I Verdi e le Margherite ci piacciono solo se si tratta di prati e alla Nuova Democrazia Ciclista diciamo chiaro e tondo che non siamo interessati! Perché noi siamo per la dittatura della bicicletta!!! Ieri, oggi e domani: VIVA LA BICI!
Avanti popolo ciclista! Aderite al Partito Ciclista Italiano e diffondete adesivi e stile di vita!
IL PARTITO CICLISTA VA PIANO MA ARRIVERA' LONTANO!!!
Hasta de bici siempre!!

(Riprende l'asta.)

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